tuell.bookwyrm reviewed Der Fremde by Albert Camus
klassiker
5 stars
gesellschaftlich so wertvoll, empathieförderung, harte kost zwischendurch
185 pages
French language
Published 1958
gesellschaftlich so wertvoll, empathieförderung, harte kost zwischendurch
Lo straniero è uno di quei romanzi che vanno letti perché non si possono proprio raccontare: è uno di quelli che basano la loro forza sulle sensazioni e sulle riflessioni che quelle sensazioni portano con sé. È anche molto probabile che a persone diverse dica cose diverse, perché alla fine la storia di Meursault è così insignificante da non poter essere ignorata e liquidata come una storia senza importanza.
Meursault all’inizio del romanzo ci suscita subito antipatia, per nessuna ragione se non per il fatto che è uno straniero. E non uno straniero qualunque: potremmo definirlo lo straniero definitivo, così estraneo da esserlo anche nei confronti della vita stessa. Non possiamo incasellarlo nello stereotipo del bravo straniero perché non si distingue per particolari meriti, né nello stereotipo del cattivo straniero perché non briga per fregare lз autoctonз. Sta nella sua vita senza alcun entusiasmo, giusto perché ci è ritrovato …
Lo straniero è uno di quei romanzi che vanno letti perché non si possono proprio raccontare: è uno di quelli che basano la loro forza sulle sensazioni e sulle riflessioni che quelle sensazioni portano con sé. È anche molto probabile che a persone diverse dica cose diverse, perché alla fine la storia di Meursault è così insignificante da non poter essere ignorata e liquidata come una storia senza importanza.
Meursault all’inizio del romanzo ci suscita subito antipatia, per nessuna ragione se non per il fatto che è uno straniero. E non uno straniero qualunque: potremmo definirlo lo straniero definitivo, così estraneo da esserlo anche nei confronti della vita stessa. Non possiamo incasellarlo nello stereotipo del bravo straniero perché non si distingue per particolari meriti, né nello stereotipo del cattivo straniero perché non briga per fregare lз autoctonз. Sta nella sua vita senza alcun entusiasmo, giusto perché ci è ritrovato in mezzo.
È un uomo così intrinsecamente ai margini da risultare sgradevole per come pensa, per come agisce e per come non agisce. Non ci va bene così com’è e sentiamo il bisogno di scuoterlo, perché faccia qualcosa in modo che possiamo emettere un giudizio su di lui senza sentirci nel torto: abbiamo bisogno che ci permetta di salvarlo o di condannarlo in modo da sentirci in pace con noi stessз e i nostri principi.
Meursault, invece, non farà nulla del genere, ma a mano, a mano che la lettura prosegue si inizia a sentirsi sempre peggio per lui. Si perde il desiderio di scuoterlo, si perde la centralità del proprio giudizio e ci rimane solo il desiderio che qualcunǝ veda la sua condizione di straniero totale e assoluto e abbia compassione di lui. Perché come potrebbe sentirsi parte del consesso umano un uomo che non è mai stato ascoltato, ma al quale sono sempre state imposte delle verità che non lo includevano?
I read this book my senior year of high school, and it is the book that got me into philosophy. Every time I revisit the book I comprehend its place in Camus's philosophy more and more.
I read this for French practice. It did do its job of being simple in language and short, while being a whole serious "classic" book for adults.
I'm not the type of person for philosophical debates. I know the answers and/or don't care. You shoot someone for no reason -> you go to jail so that you don't do it again. I don't have time for what exactly what might be wrong with this guy or whether he loves his mother.
But maybe I missed the point because I don't even speak French?